"Gigi dove ti vedi tra 3 anni?"
Qualche giorno fa una persona mi ha fatto questa domanda.
Ho avuto un po' di difficoltà a rispondere, così ho ripensato all'ultima volta che mi è stata fatta una domanda simile, cioè proprio 3 anni fa.
Era il 2020, in questo esatto periodo dell'anno.
Mi trovavo in camera mia a Bari e studiavo per il corso Magistrale in Marketing che mi stava stretto, quindi nel mentre provavo a fare colloqui per trovarmi un lavoro che mi avrebbe aiutato a far ripartire la mia carriera (ho parlato di questo periodo della mia vita nell'episodio 5 del mio Podcast Pane & Slow Life che ormai ha superato i 10mila ascolti).
In uno di quei colloqui un intervistatore mi chiese "dove ti vedi tra X anni?"
Io risposi "nel reparto Marketing di una multinazionale a Londra o a Milano".
Guardando la mia vita e il mio lavoro oggi, ho provato ad immaginare come sarebbe andata se avessi seguito quelle che 3 anni fa credevo essere delle ambizioni importanti ma che in realtà erano solo le aspettative che la società aveva per far di un giovane laureato l'ennesimo ingranaggio della forza lavoro nazionale.
Chiaramente mi scappa una risata.
Questa sliding door mi ha irrimediabilmente portato a capitalizzare le riflessioni delle ultime settimane su com'è andato il mio 2023.
Questo appena trascorso è stato un anno di ottime decisioni, caratterizzate dal fatto che non sono state decisioni che hanno aggiunto roba alla mia vita, ma che l'hanno tolta.
Sono uscito da progetti, da relazioni e da ambienti che erano delle zavorre.
Liberarmi di queste situazioni mi ha dato tempo, ossigeno, energie, calma, tranquillità, spazio per pensare.
Ho condensato tutte le nuove energie nel mio miglioramento personale che automaticamente ha portato nuovi benefici a tutte le aree della mia vita: lavoro, relazioni, salute (fisica e mentale).
Sono ottimista e penso che il 2024 per me sarà un anno relativamente semplice, grazie al pesante lavoro su me stesso che ho fatto quest'anno.
Dovrò solo replicare gli stessi schemi decisionali del 2023, considerando che gli obiettivi misurabili che ho impostato sono gli stessi.
E se si dovessero verificare condizioni differenti rispetto al 2023? Un po' più difficili e sfidanti?
Bhè, confido sul fatto che ho passato gli ultimi 3 anni della mia vita ad addestrare il mio istinto nel tendere verso decisioni che garantiscono a me stesso una qualità della vita futura non inferiore a quella attuale.
Che poi questa è un po' la direzione che prende chiunque vuole vivere secondo la filosofia della Slow Life, secondo lo Slow Life Manifesto.
Quindi, dove mi vedo tra 3 anni?
Non ne ho la più pallida idea.
E onestamente il fatto di non saperlo o di non poterlo immaginare... mi attizza!
L’unica cosa che mi sento di poter dire senza sbagliarmi è che tra tre anni sarò esattamente dove vorrò essere, nelle condizioni in cui vorrò essere, con le persone con cui vorrò essere.
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